Per sensibilità dentale si intende una sensazione dolorosa di uno o più denti al contatto con cibi freddi, caldi o dolci. Una persona su 3 al mondo soffre di sensibilità dentale e questo fastidio si ripercuote sulla qualità della sua vita. Un danno allo smalto dentale permette che la sensazione di caldo/freddo raggiunga le terminazioni nervose della dentina provocando fastidio. I fattori che predispongono all’ipersensibilità dentaria sono molteplici:
- Abrasioni: dovute solitamente a uno spazzolamento dei denti scorretto.
- Erosioni: dovute all’eccessivo consumo di bevande o alimenti acidi.
- Abfrazioni: dovute in particolar modo a parafunzioni come il bruxismo.
- Parodontite: una forte sensibilità dentale può essere presente spesso se si soffre di gengivite o parodontite, in quanto la malattia provoca l’esposizione delle radice del dente che diventa molto sensibile agli stimoli esterni.
In presenza di sensibilità dentinale l’obiettivo primario del trattamento è valutare, mediante un attenta anamnesi, la causa. E’ importante identificare la causa della sensibilità allo scopo di programmare un corretto piano cura in collaborazione con il paziente che prenda in considerazione sia le cure professionali che domiciliari. Le terapie professionali della sensibilità dentale prevedono l’impiego di principi attivi che contrastano l’insorgenza dell’ipersensibilità attraverso il sigillo dei tuboli dentali:
- Floruro di sodio e fluoruro stannoso in soluzioni o gel da applicare sull’area interessata.
- Nitrato di potassio gel.
- Fosfato di calcio e idrossido di calcio.
- Resine e adesive nei casi di ipersensibilità specifica e localizzata.
Il nostri specialisti raccomandano anche una terapia domiciliare della sensibilità, che prevede l’utilizzo di dentifrici e collutori specifici per denti sensibili a base di nitrato di potassio e floruro stannoso da applicare praticando una corretta tecnica di spazzolamento e di utilizzo del filo interdentale.
Bisogna ricordare che trascurare un dente sensibile potrebbe causare seri problemi d salute orale, anche perché il dolore induce a spazzolare debolmente i denti, con il rischio di carie e gengiviti.